sabato 10 ottobre 2009

I risultati delle convenzioni di Circolo

Di seguito le percentuali delle Convenzioni di circolo tenutesi sabato 26 settembre in provincia di Sondrio.

Candidati segretari nazionali

Bersani
  • Chiavenna: 45,45%
  • Morbegno: 55,88%
  • Sondrio: 63,54%
  • Tirano: 83,33%
  • Sondalo: 80%
  • Tot. provincia: 63,85%

Franceschini

  • Chiavenna: 39,39%
  • Morbegno: 29,41%
  • Sondrio: 26,04%
  • Tirano: 16,67%
  • Sondalo: 15%
  • Tot. provincia: 26,29%

Marino
  • Chiavenna: 15,15%
  • Morbegno: 14,71%
  • Sondrio: 10,42%
  • Tirano: 0%
  • Sondalo: 5%
  • Tot. provincia: 9,86%

Candidati segretari regionali

Martina
  • Chiavenna: 48,48%
  • Morbegno: 55,88%
  • Sondrio: 72,92%
  • Tirano: 80%
  • Sondalo: 80%
  • Tot. provincia: 68,08%

Angiolini
  • Chiavenna: 27,27%
  • Morbegno: 17,65%
  • Sondrio: 10,42%
  • Tirano: 10%
  • Sondalo: 15%
  • Tot. provincia: 14,55%

Fiano
  • Chiavenna: 24,24%
  • Morbegno: 26,47%
  • Sondrio: 16,67%
  • Tirano: 6,67%
  • Sondalo: 5%
  • Tot. provincia: 16,90%

3 commenti:

  1. Anzitutto un bravo a chi tiene aggiornato questo blog.
    I risultati dei congressi provinciali di circolo evidenziano una situazione a macchia di leopardo. La mozione vincente (Bersani) raccoglie oltre l'ottanta percento in alta valtellina e nel tiranese dove le altre due mozioni sono sostanzialmente inesistenti. Viceversa da noi Marino e Franceschini, pur minoritari, raccolgono il miglior risultato provinciale con medie superiori al dato regionale e nazionale.
    Prima delle votazioni del 26 settembre scorso il dibattito tra gli iscritti al PD della Valchiavenna era stato "scaldato", dalla sollecitazione di Daniele Prati, in relazione grande adesione ricevuta dalla mozione Bersani. Non vorrei banalizzare ma mi pare che il ragionamento si incentrasse sul fatto che molti convinti democratici del "Lingotto" fossero ora su posizioni piuttosto distanti dalla linea dell'ex segretario Veltroni. Se così fosse si potrebbe dare una lettura dei risultati congressuali anche in questa chiave ? Spero che qualcuno segua nel dibattito.
    Ciao Luca

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  2. Rimango convinto di quello che ho scritto nel giro di e-mail precedente al 26 settembre. Due anni fa il pd era nato con una larghissima adesione alla piattaforma veltroniana, incentrata su tre pilastri fondamentali:
    1) Vocazione maggioritaria. Che significa convinzione che il pd sia il partito che in futuro può e deve prendere voti in quello che è attualmente il campo avversario.
    2) Alleanze con forse culturalmente e programmaticamente omogenee e chiusura al ritorno della strategia unionista.
    3) Primarie.
    Io ho votato Marino, perchè intenzionato a dare un segnale su alcuni temi che mi sembra siano troppo vaghi nelle mozioni di Franceschini e Bersani, ma non ho dubbi che il continuatore di questa politica (che continuo a condividere in pieno...sono probabilmente rimasto l'unico veltroniano sulla piazza) sia Franceschini, che voterò il 25 ottobre. Mi sembra che Bersani, personaggio di cui ho la massima considerazione e che considero sicuramente il miglior ministro del governo Prodi II, abbia un'altra piattaforma. Del tutto legittima. Lo ha spiegato a chiare lettere ieri alla convenzione nazionale.
    a) Fine della vocazione maggioritaria (confusa ad arte con l' "andiamo da soli")
    b) Alleanza Democratica con tutti gli oppositori di Berlusconi. Da Casini-Cuffaro a Turigliatto-Giovanni Russo Spena in una riedizione della sciagurata alleanza del 2006.
    c) Poca fiducia nelle primarie. In questo senso le parole di D'Alema (massimo sponsor di Bersani) mi sembrano emblematiche.
    Quindi, i casi sono due. O chi ha votato Veltroni due anni fa ha cambiato idea (e va benissimo, ma sarebbe il caso di spiegare perchè e percome), oppure sono tornati riflessi identitari (soprattutto nella parte proveniente dai Ds) per cui Bersani viene riconosciuto come "dei nostri" e Franceschini no. Nel primo caso tutto a posto. Ritengo che quella linea sia sbagliata, ma pazienza. Nel secondo caso il pericolo è grosso anche se "umanamente" il riflesso condizionato è comprensibile.
    Un ultimo commento sugli interventi di ieri. Nel pomeriggio ho ricevuto una telefonata che mi parlava malissimo del discorso di Franceschini. Incuriosito sono andato su Youdem.tv per vedermi questo sconcio. Ne sono uscito rafforzato nella mia convinzione anche in un altro senso. Bersani ha completamente sbagliato intervento perchè non ha capito a chi si doveva rivolgere. Ha fatto un intervento da vecchio congresso del Pci (detto con tutto il rispetto) non capendo che doveva rivolgersi agli elettori del 25 ottobre e non a 1000 delegati già intruppati. Franceschini ha fatto un comizio (un bel comizio, tra l'altro) dimostrando dal punto di vista comunicativo di essere tre spanne superiore. Un intervento "berlusconiano" l'ha definito chi mi ha telefonato. Ecco, sì...forse dall'uomo di Arcore dovremmo imparare un po' a comunicare....

    Daniele

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  3. --> Voterò Ignazio Marino. Ovviamente la cosa ha un interesse minimo per voi, ma sono arrivato a questa scelta dopo molte riflessioni e qualche tentennamento. Premessa. Nessuno dei tre candidati mi convince fino in fondo. Tutti hanno aspetti positivi e tutti hanno controindicazioni. Penso che personalmente il migliore dei tre candidati sia Bersani per capacità. La sua mozione, però, non mi piace. Condivido l'idea di un rafforzamento della struttura nei confronti di un partito liquido, ma non la linea politica che vede nella fine della "vocazione maggioritaria" (che non vuol dire andare da soli, come si vorrebbe far credere) e nel sostanziale ritorno ad alleanze modello Unione il modello di riferimento. Non mi piacciono neppure certi appoggi che Bersani ha. Faccio nomi e cognomi. Non mi piace che sia appoggiato da Bassolino e Loiero per i motivi arcinoti e non mi piace che li abbia messi in cima alle sue liste. Non mi piace nemmeno che sia appoggiato da D'Alema e Letta e dai loro "apparati" (sempre più ridicoli, peraltro) per altri motivi. Condivido la linea politica di Franceschini come condividevo quella di Veltroni. Secondo me è quello il partito del futuro e non quello bersaniano. Di Franceschini nelle ultime settimane non mi sono piaciuti i toni (soprattutto dei franceschiniani). Oltretutto non se li può permettere visto che nemmeno lui è una vergine senza apparati. Marino ha, indubbiamente, la mozione migliore, la più chiara su molti temi come ambiente, lavoro, diritti civili. Che sono poi le cose che interessano all'elettorato. Ci sono delle somiglianze con la linea di Franceschini molto forti, ma la posizione di Marino mi sembra scevra da quella tendenza alla "guerra tra bande" (da intendere cum grano salis, per favore) che vedo avanzare. Fine della dichiarazione di voto. Concludo con un invito agli amici del Pd della Valchiavenna. Mi sembra che in generale il clima non sia più serenissimo. Il mio è, quindi, un appello. Ci si confronti sulle idee, si voti e poi si lasci perdere. Tutto si sciolga senza riproporre un correntismo che apparirebbe sommamente ridicolo soprattutto se paragonato ad una forza reale tutta da inventare. Massimo stima per tutti quanti. Certo non sarò io quello che farà le pulci in futuro se uno è stato bersaniano, franceschiniano o mariniano. E se succederà mi schiererò contro.

    Daniele

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