sabato 20 marzo 2010

Comunicato stampa sul sottopasso di Novate

Con una certa preoccupazione abbiamo seguito in questi mesi le novità riguardanti l'intervento di realizzazione del sottopassaggio di collegamento Statale 36-Strada Provinciale Trivulzia. Dall'estate scorsa, ormai, il quadro relativo ai lavori e alle conseguenze per la viabilità, la sicurezza e l'ambiente appare nebuloso. In particolare evidenziamo che:

1) La "sorpresa" manifestata dall'amministrazione provinciale per quanto riguarda il ritrovamento di acqua di falda nel sottosuolo può riguardare solamente chi non conosce minimamente la zona. L'imprevisto che ha ritardato i lavori la scorsa estate era, crediamo, facilmente prevedibile con una indagine idrogeologica un minimo approfondita.

2) Il quadro riguardante l'incremento dei costi non è chiaro. Le opere di impermeabilizzazione del sottopassaggio saranno pagate con i fondi derivanti dal ribasso d'asta o con altri fondi a disposizione della Provincia? Il nuovo stop inciderà sui costi finali?

3) Sono state segnalate più volte dalla popolazione problemi riguardanti le polveri sollevate nel cantiere. L'appello alla pazienza rivolto ai cittadini di Novate Mezzola dell'assessore provinciale Silvana Snider non ci è sembrata una misura di mitigazione sufficiente a ridurre i disagi.

4) Desta una certa preoccupazione ora anche il ritrovamento di acqua con un livello di acidità alterato rispetto al normale. Bene la scelta della Provincia di dotarsi di impianti per la depurazione, ma si vorrebbe capire quali siano le cause che hanno portato a questa alterazione.

5) Alcuni mesi fa l'assessore Snider aveva garantito in una assemblea pubblica l'impegno della Provincia per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza per i pedoni nel tratto in cui il raccordo attraverserà l'area della frazione Giumello di Samolaco non previste dal progetto. Ci sono novità in merito?

6) I continui stop alla ripresa delle normali corse dei treni gettano una luce inquietante sul futuro della linea ferroviaria, pur non avendo in questo alcuna responsabilità l'amministrazione provinciale. Appare chiaro come Ferrovie dello Stato preferisca garantire le corse tramite autobus sostitutivi rispetto al ripristino del normale trasporto su rotaia.

Il Circolo PD della Valchiavenna